venerdì 29 luglio 2016

West coast: Epilogo



L'ultimo post della serie voglio dedicarlo a qualche consiglio finale, specialmente riguardo l'itinerario.

In questa mia seconda avventura nella West Coast ho praticamente saltato Los Angeles, ho avuto la fortuna di essere ospitato da amici in Orange County e dopo tutti i chilometri macinati nelle due settimane la voglia di infilarsi nel traffico di LA rasentava lo zero. Abbiamo solo fatto un pranzo arrivando dai parchi, un giro veloce a Santa Monica e ci siamo tornati solo per l'aereo, a me come città piace e mi ha sempre affascinato, per musica e cinema in primis, ma il giudizio della maggior parte delle persone è impietoso, qualcosa simile a "Los Angeles è orrenda" certo rispetto a San Francisco manca completamente dell'eleganza e della cultura, ma secondo me almeno una volta nella vita dovete vederla e se potete dormite a Santa Monica o Venice.

Se avete tempo andate anche a San Diego, la città più californiana rispetto all'immaginario che abbiamo noi italiani sulla California: palme, sole e surfisti, San Diego è esattamente così, vi potrebbe servire anche per ricaricarvi dopo il tour de force dei parchi.

Ora possiamo tornare sui tempi, l'avevo detto all'inizio e lo ripeto anche in questo post, il giro che ho fatto è da fare in 3 settimane, io ne avevo solo due e purtroppo molti luoghi non me li sono goduti come avrebbero meritato, 2 settimane sono perfette se vi limitate a vedere solo i parchi o solo le città (SF, LA, Las Vegas e San Diego), la prossima volta che tornerò nell'ovest voglio fare due settimane per i parchi in camper, gli Stati Uniti sono perfetti per un viaggio di questo tipo, ci sono aree di sosta ovunque e ho incrociato decine di persone che viaggiavano cosi', tutti con camper a noleggio di Cruise America, una vacanza del genere a livello di senso di libertà è imbattibile.

Se andate ad Agosto dimenticatevi la vacanza avventura da Kerouac, prenotate tutto con molto anticipo o in molti posti non troverete posto e rischierete di fare un sacco di chilometri inutilmente. Se siete i classici italiani che dopo 3 giorni andate in astinenza da pasta e pizza sarà durissima, specialmente fuori dalle grandi città, la provincia americana fa sembrare la Brianza una sorta di zona di perdizione.

Un ultima cosa, portatevi da leggere, io vi consiglio due libri entrambi perfetti da leggere in California:

  • "Furore" di John Steinbeck, una storia meravigliosa ambientata negli anni della Grande Depressione che ha ispirato artisti del calibro di John Ford e Bruce Springsteen
  • "Buongiorno Los Angeles" di James Frey, un romanzo che descrive perfettamente una delle città più folli del mondo
Prima di tornare a casa, sedetevi una spiaggia, al tramonto e fate partire "Hotel California" degli Eagles, l'avrete sentita decine di volte in molti altri posti, ma qui ha un altro sapore.

Spero di non essermi scordato nulla, comunque la pensiate sugli USA e gli americani questo viaggio non può non affascinarvi e vi lascerà ricordi indelebili, fidatevi.

sabato 16 luglio 2016

West Coast: Horseshoe Bend e Bryce Canyon


Lasciando il Grand Canyon una delle mete obbligate è Page in Arizona, non per le particolari bellezze della città, ma perchè è esattamente al centro tra vari posti assolutamente imperdibili: Monument Valley, Antelope Canyon, Lake Powell, Horseshoe Bend e Bryce Canyon.
Per questo motivo le stanze sono care e per dormirci ad Agosto dovrete prenotare il prima possibile, per cause metereologiche ho dovuto saltare il bellissimo Antelope Canyon, senza sole perde il suo fascino e se comincia a piovere chiudono per sicurezza, la Monument Valley è troppo lontana per i giorni che avevamo programmato, quindi niente notte a Page, ma una sosta obbligatoria al meraviglioso Horseshoe Bend. L'avrete visto mille volte, molti pensano, erroneamente, che sia il Grand Canyon, in realtà è un punto in cui il fiume Colorado fa una curva a gomito, un miracolo della natura tra rocce con colori indescrivibili, che cambiano a secondo della luce.
La visita è gratuita, basta parcheggiare l'auto e camminare per un decina di minuti, se c'è il sole anche in questo caso portatevi acqua e cappello, arrivati sul bordo rimarrete con la bocca spalancata, una cosa in comune con il Grand Canyon ce l'ha: anche qui nessuna foto potrà prepararvi alla meraviglia, durante la nostra visita sono anche apparsi due condor che volavano incrociandosi continuamente, sceneggiatura perfetta.

L'Horseshoe Bend: uno dei momenti più magici dell'intera vacanza

Il consiglio è di non perdervelo assolutamente, non porta via molto tempo e vi lascerà un ricordo indelebile.

La tappa successiva è il Bryce Canyon, per molti il più bello tra i Canyon, famoso per i suoi hoodoos, dei pinnacoli di roccia che ricordano le costruzioni che fanno i bambini, facendo scivolare la sabbia bagnata dalle mani sul bagnasciuga. I colori sono incredibili e anche qui rimarrete increduli, noi siamo arrivati nel tardo pomeriggio speranzosi di vedere il tramonto, invece ci siamo trovati con un cielo nero che prometteva tempesta, a quel punto sento una signora che esclama "Oh my god" e girandomi mi è apparsa la meraviglia che vedete nella foto sotto, direi che ci ha fatto passare la delusione per la mancanza del sole.
Il doppio arcobaleno al Bryce, fortuna irripetibile
Il canyon è piccolo (rispetto al Grand Canyon), si visita molto facilmente, fate assolutamente il Navajo Loop, un sentiero di un paio di chilometri che vi regalerà panorami davvero unici.

Dormire

Vi consiglio il Bybee's Steppingstone Motel economico, pulitissimo, spazioso e con dei proprietari gentilissimi, Tropic è il classico paese di provincia americana, una via e qualche ristorante, nello Utah mangiano prestissimo e in molti posti non servono alcolici (mormoni), se sbagliate orario troverete tutto chiuso, mangiate alle 7 e non rischiate.

Musica

Per l'Horseshoe Bend l'ideale è qualcosa di davvero "western" tipo Blaze of glory di Bon Jovi.
Per il Bryce senza dubbio Cecilia And The Satellite di Andrew McMahon, il motivo è semplice, è partita alla radio per caso mentre c'era quel meraviglioso arcobaleno e lo rocce incendiate, era decisamente perfetta.

Continua

mercoledì 6 luglio 2016

Minorca in una settimana


Erano anni che volevo vedere Minorca, a detta di quasi tutti la miglior isola delle Baleari, certo dipende anche dalle persone a cui chiedi, per un ventenne Ibiza rimane imbattibile, come per un calciatore Formentera (comunque splendida). Avendo la possibilità di evitare le ferie ad Agosto, ho scelto la prima settimana di Giugno per visitarla. Il primo avvertimento: se volate da Milano (ma penso anche da altre città italiane), non essendo ancora estate,solo NEOS vola diretta su Minorca, durante il periodo estivo si aggiungono voli di Ryanair e EasyJet.

Come spostarsi 

Subito dopo l'aereo, bisogna scegliere un mezzo per spostarsi all'interno dell'isola, le distanze da percorrere sono sempre abbastanza ampie, sconsigliato assolutamente il motorino, scegliete auto o scooter di grossa cilindrata. Io ho usato una compagnia locale OwnersCars, tutto ottimo, auto nuovissima con soli 100 km, ma se non annullate completamente le franchigie vi bloccheranno più di 800 Euro sulla carta di credito.

Dove dormire

La scelta sul dove alloggiare non è banale, Minorca non ha un strada costiera, ha una sola strada principale al centro che dovrete sempre fare per andare ovunque, quindi a seconda della vacanza che volete fare dovete scegliere dove dormire con attenzione, io ho scelto una casa con AirBnb, ci sono anche vari alberghi, ma secondo me la casa è la soluzione migliore per qualità/prezzo.
Io ho scelto di dormire a Ciutadela, una bellissima cittadina a ovest dell'isola, è il centro più grande insieme a Mahon, la sera mi piace uscire a cena e camminare senza dover prendere la macchina, è sul mare ed inoltre è piuttosto vicina alle spiagge più belle dell'isola (ci arriviamo poi), se invece vi interessa solo avere un posto dove dormire ma più comodo logisticamente, allora potete stare a Ferreries o Es Mercadal, che sono proprio al centro dell'isola, se invece mangiate sempre a casa e volete stare vicino al mare, secondo me Son Bou è la scelta migliore.

Le spiagge

Avrete visto decine di foto delle spiagge di Minorca, vi assicuro che sono davvero come le avete viste, raramente nel Mediterraneo si vedono colori del genere, Minorca ha più di 80 spiagge e l'isola è una biosfera UNESCO, grazie a questo ora viene evitata la costruzione di ecomostri costruiti in passato in spiagge come Cala Galdana e Son Bou. In una settimana siamo riusciti a visitare le seguenti spiagge:
  • Cala en Turqueta si può raggiungere in auto, ha un parcheggio di 150 posti gratuiti, una volta occupati chiudono l'accesso, viene già segnalato sulla strada principale se il parcheggio ha ancora posti a disposizione, la spiaggia dista 5 minuti a piedi dal parcheggio, è una caletta piuttosto ampia, con un mare fantastico (una costante nell'isola) purtroppo si riempie subito, il fatto che ci arrivino anche barche turistiche non aiuta, non ci sono bar e ristoranti, solo dei venditori di frutta fresca, portatevi acqua e panini e ombrellone. A venti minuti da Ciutadela.

    cala en turqueta
    Nessun filtro, i colori sono questi
  • Son Bou spiaggia bianca lunghissima, insolita per l'isola, non fermatevi all'inizio, dove c'è l'ecomostro e gli ombrelloni, non fermatevi nemmeno al centro perchè ci sono degli scogli in acqua, andate dalla metà in poi e sarete in paradiso, le persone più vicine erano a 50 metri, può darsi che troviate qualche naturista nelle vicinanze, ma è un classico in tutta l'isola e a me non danno nessun fastidio. Se vi fermate all'inizio trovate ombrelloni e ristoranti in cui mangiare, se andate dalla metà in poi vi conviene portarvi cibo, da bere e ombrellone da casa. A quaranta minuti da Ciutadela, l'unica in cui siamo stati due volte 
Traffico in acqua

  • Cala Pregonda si trova a nord dell'isola, la parte più ventosa, le spiagge sono piuttosto diverse da quelle a sud, più selvagge, questa in particolare è meravigliosa. Si lascia la macchina in un parcheggio e dopo una ventina i minuti di camminata in un paesaggio da far west, si arriva alla spiaggia di sabbia rossastra, molto poco affollata e anche qui senza nessun segno di civiltà, quindi niente ombrelloni, bar o ristoranti, il contrasto tra il colore del mare e il paesaggio è davvero unico, la camminata per arrivarci si fa sul famoso Camì de Cavalls, antichi sentieri che compiono l'intero giro della costa dell'isola, spesso a picco sul mare, la lunghezza totale dei sentieri è di 185 km, imperdibile per chiunque abbia la passione del trekking. A quarantacinque minuti da Ciutadela 
cala pregonda
Gli spettacolari colori di Cala Pregonda

  • Cala Macarella (foto in testa al post) e Macarelleta le due spiagge più famose e fotografate di Minorca, sono davvero meravigliose, ma Macarella ha il solito problema di sovraffollamento già sperimentato in altre calette a sud, il colore dell'acqua è strepitoso, ma dopo qualche ora abbiamo preferito spostarci a Macarelleta, prendete il sentiero sulla destra, se potete evitate di fare la camminata con gli infradito, rovinarsi la vacanza con una caduta è facile, in circa 10 minuti arriverete nella splendida Macarelleta. Anche qui vi conviene portarvi tutto l'occorrente per pranzare da casa. Per queste due calette vige sempre la regola del parcheggio limitato, una volta esauriti i posti chiudono l'accesso. A mezz'ora da Ciutadela. 
Macarelleta dall'alto lascia senza parole

  • Cala Mitjana e Mitjaneta queste due cale sono imperdibili, ma come successo già a Macarella, ho preferito la sorella minore, più isolata, più tranquilla, ma con l'identico mare splendido. Arrivate presto perchè Mitjaneta è davvero piccola, non ci stanno più di venti persone. Se l'avete portatevi maschera e boccaglio (35 minuti da Ciutadela)
Cala Mitjaneta, l'ennesima meraviglia
  • Binigaus l'abbiamo vista in un giorno con il cielo spesso coperto, è quella che ci è piaciuta meno, ma forse bisogna rivederla con un'altra luce. (40 minuti da Ciutadela)


Mangiare

Per mangiare ho trovato alcuni buoni ristoranti, ma mediamente il livello non è altissimo, vi elenco i migliori:

Pins 46 (Ciutadela) il migliore della vacanza, ci sono stato due volte, menù ottimo e qualità altissima, prezzi onesti, vi consiglio Polpo alla gallega e la tartare di tonno.

Es Caliu (Cala Santandria) avevamo voglia di carne e così ho scoperto che la carne di Minorca è davvero di alta categoria, non è economica ma la costata di Angus non la dimenticherete

Can Lluis (Ciutadela) ristorantino familiare in cui abbiamo mangiato un carpaccio di Baccalà meraviglioso, una fideua (tipo paella ma con pasta al posto del riso) perfetta e una sangria ottima.

Bistrot Es Rodol (Ciutadela) due ragazzi italiani hanno aperto questo locale, in cui mangerete ottimi piatti...spagnoli, prezzi ottimi. Prendete i peperoni ripieni i gamberi e formaggio, rimarrete estasiati.

El Paladar (Ciutadela) per prendere dei panini prima della spiaggia e per portarvi a casa qualche busta di Pata Negra

Musica




In conclusione Minorca è bellissima e fortunatamente viene preservata dal turismo di massa, probabilmente il momento migliore per vederla è il periodo metà Giugno/metà Luglio e Settembre, prima della metà di Giugno l'acqua è freddina (posso assicurarvelo) dopo metà Luglio temo diventi invivibile fino a fine Agosto. Una settimana è troppo poco, se potete fatene due, non vi deluderà.

domenica 26 giugno 2016

West Coast: Grand Canyon

grand canyon tramonto

Una visita al Grand Canyon dovrebbe essere inserita da chiunque nei "10 posti da vedere nella vita", la prima volta lo vidi nel 1994 e nonostante avessi solo 18 anni e interesse per la natura pari allo 0, rimasi sconvolto da tanta bellezza. Tornandoci dopo più di vent'anni ero curioso di vedere che effetto mi avrebbe fatto.
Non so per quale motivo, probabilmente perchè la parte sud è in Arizona, me lo immaginavo in un paesaggio spoglio, con 4 cactus e qualche arbusto rotolante, nella realtà arriverete attraversando boschi di pini in cui si incontrano sempre cerbiatti, un paesaggio praticamente montano, nessuna foto o video può rendere onore a quello che vedrete di colpo, il bosco finisce e appare il canyon, a me per due volte ha fatto lo stesso effetto: pelle d'oca e bocca spalancata e non lo dico esagerando, nulla al mondo mi ha dato la stessa sensazione.
Contemplatelo, passeggiando sul South rim (bordo sud) troverete vari punti di osservazione in cui godersi lo spettacolo, se potete dormite in uno dei resort al Grand Canyon Village, sono piuttosto cari e quasi sempre esauriti, specialmente ad Agosto (li gestisce tutti Xanterra, non li trovate su booking o simili). Io avevo intenzione di vedere il Canyon e poi pernottare in qualche albergo verso Page, fortunatamente una cena fortuita con un amico che c'era stato da poco mi ha evitato questo errore (perchè di errore si sarebbe trattato), mi disse testualmente "Dormi dentro al Canyon e vedrai che non te lo dimentichi più", tornato a casa alle 23, il giorno stesso, sono entrato sul sito di xanterra e ho prenotato l'unico posto rimasto al Maswik Lodge, hotel molto semplice nel bosco, se volete prenotare meraviglie sul Rim come El Tovar, prenotate mesi prima e accantonate un buon budget.
Il consiglio è ovviamente di starci almeno due notti, più che altro per avere una giornata piena da dedicare al leggendario Bright Angel Trail un sentiero che scende all'interno del canyon, la discesa è impegnativa, ma la salita per tornare molto di più, quindi partite presto per evitare le ore più calde e con buone scorte d'acqua.
Ma sono due le cose che più ho apprezzato del dormire all'interno:


  • Ad una certa ora chi è di passaggio esce dal parco, pochi stanno fino al tramonto, con comodi pulmini potete arrivare ad Hopi Point per godervi il tramonto in religioso silenzio sedendovi su qualche roccia a picco sul canyon
Tramonto a Hopi Point


  • uscire a cena la sera, mi avevano premesso che un cielo stellato come al Grand Canyon (inquinamento luminoso praticamente assente) è difficile da rivedere, quando sono stato io c'era luna piena, stelle non ne ho viste, ma il canyon era illuminato dalla luna, mi vengono i brividi a ripensarci, incredibile. E' sempre molto probabile incontrare qualche cerbiatto durante queste passeggiate serali/notturne
Fare belle foto qui è fin troppo facile
Noi ci siamo stati solo una notte, al mattino con calma siamo usciti dal parco destinazione Page, continuando a fare foto, perchè il Grand Canyon cambia continuamente, a secondo della luce, delle stagioni, se siete amanti della natura non potrete che innamorarvi di questo luogo.



Mangiare

La giornata è stata una delle più fortunate dell'intero viaggio dal punto di vista del cibo, a pranzo ci siamo fermati in un ristorante sulla Route 66 che sembrava uscito da un film dei Coen, testa di cervo appesa al muro, cameriera con sorriso 32 denti, una torta di fragole da sogno, il posto si trova a Seligman e si chiama Westside Lilo's Cafe ed è davvero imperdibile.

La sera nel Grand Canyon abbiamo mangiato all'Arizona Room, a pochi metri dal Rim, vi consiglio le costine BBQ, davvero perfette, non vi consiglio invece il bisonte, buono ma non vale il costo.

Musica

Due canzoni da godersi al tramonto, una praticamente contemporanea e una del passato che qui è perfetta.

La prima è tratta da "Into The Wild", uno dei miei film preferiti dell'ultimo decennio (se non l'avete mai visto FATELO) , la canzone è di Eddie Vedder, si chiama Society, ed è un capolavoro.

La seconda canzone è un classico, adattissima al luogo, a partire dal titolo "Sound of Silence" di Simon&Garfunkel

Se sono riuscito a trasmettervi almeno un decimo di quello che mi ha dato il Grand Canyon, posso ritenermi soddisfatto.

lunedì 20 giugno 2016

West Coast: Las Vegas


Mi hanno sempre detto tutti: arriva a Las Vegas di notte, vedi questa palla di luce dal deserto sempre più vicina e poi ti esplode davanti.
Probabilmente hanno ragione, ma io volevo andare in piscina, evitare di pagare per un late check out e per la seconda volta ci sono arrivato in pieno giorno, in effetti con la luce naturale fa uno strano effetto, vedi ancora di più quanto è finta, tipo quando si vede una discoteca di giorno, perde ogni magia.
Las Vegas è da vivere di notte, di giorno fatevi un favore, viste anche le temperature, e state in piscina o in qualche outlet.

Cercate di arrivare durante la settimana, a partire dal Venerdì i prezzi delle camera si alzano vertiginosamente, noi abbiamo voluto esagerare e abbiamo preso una suite al The Palazzo, ne ho visti molti e come qualità/prezzo/posizione mi è sembrato il migliore, ci sono nuovi alberghi come l'Aria che sono diversi dalla Las Vegas classica, molto eleganti e di design, ma io volevo un po di kitsch, i migliori a livello di lusso sono l'Encore il Wynn, se proprio volete fare gli arabi.
Comunque al prezzo di 130 Euro a notte (per l'intera camera) abbiamo avuto una suite di quasi 70Mq con 3 televisori (anche in bagno) marmi ovunque, letto di dimensioni bibliche, la possibilità di utilizzare le piscina del vicino The Venetian, insomma qualcosa di davvero incredibile, a questi prezzi in Italia dormi in due stelle a Loano.


La prima sera rimarrete stupiti, è illuminata praticamente a giorno, tutto ciò che di giorno sembrava brutto diventa una meraviglia, una sorta di Disneyland per adulti, per la Strip (la strada con tutti i più famosi casinò) troverete personaggi di ogni tipo, non perdetevi le fontane del Bellagio, cercate di entrare in più hall e casinò possibili, sono uno spettacolo nello spettacolo.
Le "umili" fontane del Bellagio

Passateci almeno due notti (più che altro per riposarvi in piscina), ma non di più, una terza notte giusto se siete giocatori professionisti di poker.


Qualche raccomandazione:

  • al check in proveranno vari upgrade, valutateli, potreste fare un affare
  • c'e' una fee fissa (in tutti gli hotel casinò) di circa 30$ per servizi vari: WI FI, piscina ecc.
  • Non toccate nulla del frigo bar e degli snack, sono alberghi da 5000 stanze, non c'è l'omino che controlla, è tutto computerizzato, se alzate una bottiglia ve la troverete nel conto
  • la posizione dell'albergo è importante per evitare l'uso dell'auto e non camminare troppi chilometri
  • Cambiate comunque 100$ e giocateli alla roulette, a black jack o a craps, è divertente
  • Per andare a fare shopping ci sono due grandi Outlet, uno a nord e uno a sud, andate in quello più comodo rispetto a voi, hanno praticamente gli stessi negozi

Mangiare

Come potete facilmente immaginare a Las Vegas c'è di tutto, da Mc Donald's a vari chef stellati, ogni albergo ha varie categorie di ristorante a prezzi non proprio economici, in alternativa potete mangiare fuori dall'albergo in vari ristoranti, noi abbiamo seguito questa strada e abbiamo affidato le colazioni all'immancabile Starbucks, la prima cena l'abbiamo fatta da Yard House, un bel locale, con ottima birra e menù altrettanto buono, prezzi onestissimi, per la seconda ci siamo affidati a un buon giapponese (in Us è sempre una scelta valida per rompere la monotonia carne/patatine) RA Sushi Bar Restaurant, menù non banale, locale molto bello e anche qui prezzi ottimi per la qualità del cibo.

Musica

A Las Vegas dovete obbligatoriamente ascoltare i The Killers, che è un gruppo originario proprio di qui, rimango sempre stupito a pensare alla gente che vive in una gabbia di matti simile (il tennista Andre Agassi su tutti), hanno fatto diversi capolavori ma la mia preferita è "A dustland fairytale"

Come seconda canzone vi direi "Long as i can see the light" dei CCR, per quando ve ne andrete dalla città, con meno soldi in tasca e un pò di malinconia a lasciare un posto comunque unico al mondo.



giovedì 16 giugno 2016

West Coast: Death Valley

zabriskie

Lasciata Lone Pine, si parte per uno dei luoghi più estremi del pianeta: la Death Valley.
E' una depressione al cui centro si trova il punto più basso del Nord America (Badwater), ci sono temperature folli, i 50° Celsius sono quasi uno standard d'estate, il paesaggio è praticamente lunare, descritta così non attirerebbe nemmeno un pazzo e invece è uno dei posti più incredibili che abbia visitato, da mettere nelle cose "da vedere almeno una volta nella vita".

Giusto qualche avvertimento: fate benzina molto prima di raggiungerla, il carburante nelle vicinanze costa una follia, portatevi una scorta d'acqua abbondante e un cappello, anche qualche centinaio di metri nella valle della morte sotto il sole possono mettervi a dura prova.

Il primo punto da vedere arrivando dalla California è Mesquite Flat Sand Dunes vere e proprie dune di sabbia più da Sahara che da Nord America, scendendo dall'auto avrete il primo assaggio della temperatura, il giorno in cui si siamo stati noi erano 113° Farheneit, corrispondenti a 45° Celsius, una sensazione quasi da sauna, le dune sono interessanti ma nulla di indimenticabile.
Mesquite Flat Sand Dunes
Mesquite Flat Sand Dunes, avei voluto avvicinarmi di più, ma la temperatura mi ha fatto subito cambiare idea
Lasciando le dune si guida fino allo svincolo per Badwater, ogni tanto, specialmente nei punti in salita, troverete dei cartelli che invitano a spegnere il condizionatore dell'auto per evitare di far raggiungere al motore temperature da rottura, io me ne sono fregato, ma vi ho avvertito.
Svoltando a destra su uno sterrato si raggiunge Devils Golf Course, un'enorme distesa di roccia, sale, in sintesi un paesaggio marziano.
devils golf course
Più che un campo da golf, sembra un campo arato
Proseguendo si arriva in uno dei punti più famosi della Death Valley, Badwater, è una distesa di sale a -86 metri sul livello del mare, ci si può camminare sopra per qualche centinaio di metri, altro paesaggio lunare da non perdere.

a -86 metri sul livello del mare non si sta benissimo
Tornando indietro verso la strada principale, non perdetevi l'artist's drive, una strada da fare in auto in cui si attraversa un piccolo canyon di vari colori, che ricordano la tavolozza di un pittore, assolutamente da non perdere.
Dopo una breve pausa pranzo a Furnace Creek (uno dei pochi punti con tracce di "civiltà" nell'intera valle, non è luogo da "gourmet") ci dirigiamo in quello che forse è il punto più famoso della Death Valley: Zabriskie Point.
Reso noto dal film omonimo di Antonioni è un paesaggio davvero alieno (foto in apertura del post), non penso ci sia niente di simile sulla terra, si trova in salita rispetto al punto in cui lascerete l'auto, ma la fatica (nella valle della morte ogni passo è faticoso, in salita di più) verrà ripagata dalla vista.

Noi a questo punto siamo usciti dalla valle, destinazione Las Vegas, saltando, purtroppo, Dante's View, se decidete di dormire in uno degli alberghi della valle della morte non perdetevelo al tramonto o all'alba.

Musica

Qui non ci sono dubbi, non vi consiglio qualche canzone ma un intero album: Takk degli islandesi Sigur Ros, è perfetto per i paesaggi che vedrete, sopratutto quando comincerà Hoppipolla non potrete che emozionarvi. Fidatevi.

Il cruscotto dell'auto come prova: copertina di Takk  e temperatura folle in alto...

Continua

sabato 4 giugno 2016

West Coast: Yosemite


La strada che porta da Monterey a Mariposa (poco fuori Yosemite) non regala panorami particolari, ma se avete tempo fermatevi a Casa De Fruta a Hollister, posto in cui troverete frutta di ogni tipo: fresca, disidratata, con cioccolato, mai visto nulla di simile.

Fin dall'inizio abbiamo deciso di saltare il Sequoia Park, troppo fuori strada rispetto al tragitto che avevo in mente e ci sono belle sequoie anche a Yosemite, se però fate questo viaggio nei periodi in cui il Tioga Pass è chiuso (da Novembre a Maggio) il Sequoia Park diventa tappa obbligata.

Abbiamo deciso di alloggiare fuori da Yosemite, perchè lo vedremo "passando" con l'auto, è sicuramente un luogo che merita più giorni, ma dipende quanto tempo avete da passare negli Stati Uniti, se avete 3 settimane allora fermatevi all'interno per almeno 2 notti.

L'albergo scelto a Mariposa merita una menzione particolare, scegliendolo ero rimasto colpito dal voto su Booking.com (ad Agosto aveva voto 10!) e dalle foto, si chiama  Highland House è una casa in mezzo al bosco da raggiungere con una breve strada sterrata, all'arrivo ho trovato una busta attaccata alla porta con il mio nome, ci dava il benvenuto e ci esortava a prendere tutto quello che volevamo dalla dispensa e dal frigorifero, perchè l'albergo è una grande casa americana, con solo tre camere al piano superiore mentre al piano terra troverete camino, soggiorno, bilardo e cucina in cui la proprietaria alla mattina arriva a preparare la colazione, con uova, bacon e torte, vi siederete al grande tavolo da pranzo con gli altri ospiti (nel nostro caso una coppia di Miami e due ragazze irlandesi) con cui potrete socializzare, un'esperienza davvero da ricordare,
L'Highland House, se siete fortunati potrete vedere qualche animale del parco (foto da Booking.com)
Il tempo di lasciare le valigie e ci dirigiamo subito verso l'ingresso del parco di Yosemite, se avete intenzioni di vedere almeno 4 parchi, come noi, chiedete al ranger il pass annuale, costa 80$ e vi da diritto ad entrare praticamente in ogni parco (esclusi i parchi Navajo Monument Valley e Antelope), l'ingresso ad ogni parco è sui 20/30$, il calcolo è presto fatto.
La prima tappa doveva essere la foresta di sequoie di Mariposa Grove, purtroppo non mi ero informato e ho scoperto solo all'ingresso che il sito è chiuso per lavori fino alla primavera del 2017. A questo punto cambio di itinerario e si procede subito verso Glacier point, il punto panoramico più famoso dell'intero parco, ci si arriva in macchina e una volta arrivati in cima rimarrete a bocca spalancata.

glacier point
L'incredibile vista sull'Half Dome che si gode da Glacier Point
Tornado verso l'albergo ci fermiamo in un altro punto panoramico molto famoso: Tunnel View (foto in testa al post) in cui si vede El Capitan (a sinistra), una delle montagne più famose degli Stati Uniti, Half Dome al centro e nella stagione giusta (non in agosto) una cascata a destra, un paesaggio davvero unico.

Il mattino seguente possiamo finalmente vedere le sequoie in un'altra zona del parco Tuolumne Grove, non sono tra le più alte ma vi assicuro che nessuna foto può rendere giustizia a un albero di questo tipo, ci si sente davvero minuscoli, dimensioni completamente fuori scala, mai visto un albero con dimensioni nemmeno comparabili.

Proseguiamo verso Olmsted Point, altro punto panoramico famosissimo, devo dire che Yosemite ha paesaggi più vicini a quelli che abbiamo ad esempio sulle Alpi, ma lascia comunque spiazzati per l'immensità degli spazi.

Olmsted point, ennesima meraviglia di questo parco
Proseguendo verso il Tioga Pass, si trovano altri due punti ottimi per rilassarsi, il lago Tenaya e Tuolumne Meadows un paesaggio da cartolina in cui camminare e con la possibilità di mangiare qualcosa.

La strada che arriva al Tioga pass a 3000 metri regala paesaggi meravigliosi, godetevela con calma, porta fuori dal parco verso la Death Valley e il Nevada, il parco di Yosemite meriterebbe almeno due giorni pieni per camminare, godersi tutto con molta più calma, se avete tempo usatelo, non ve ne pentirete.

Siamo ormai al tramonto, ci fermiamo a dormire a Lone Pine, un classico posto di frontiera, una strada, qualche motel e una decina di ristoranti, dormiamo al Comfort Inn, un buon motel con piscina. Il paesaggio è decisamente cambiato, è molto più simile a quello che abbiamo tutti in mente in un viaggio On The Road, strade in cui non incontri nessun'auto per mezz'ora, la Death Valley è vicina, ma ci penseremo domani.

Mangiare

Nelle zone più isolate e senza grandi città la scelta è limitata, difficile trovare qualcosa di diverso da bistecche, hamburger e insalate, certo gli americani non sono famosi per la cultura gastronomica.
A Mariposa abbiamo mangiato sia a pranzo che a cena al Charles Street Dinner, buon ristorante, molto carino anche all'interno, prezzi la sera forse eccessivi, mi ricorderò sempre la proprietaria che mi consiglia fiera delle Fettuccine Alfredo (porcheria secondo loro tipica italiana) con petto di pollo, che ho gentilmente rifiutato.
A Lone Pine ci fermiamo invece al The Grill per mangiare un hamburger appena sufficiente.

Musica

Quando sarete a Glacier Point, sedetevi, mettetevi delle cuffie e fate partire Holocene di Bon Iver, potreste arrivare a commuovermi sentendo questa canzone splendida e guardando la grandiosità del paesaggio.

Poi, mentre giravo per le strade del parco nelle ore vicine al tramonto, alla radio (The Pulse, ne ho parlato qualche post fa) è partita If not now, when? degli Incubus ed era perfetta, non avrebbe potuto partire canzone migliore per l'atmosfera che c'era in quel momento.

Prima di chiudere vi allego il tragitto che ho seguito dentro al parco.



Continua

mercoledì 1 giugno 2016

West Coast: Monterey e il Big Sur

17mile

I giorni a San Francisco sono stati bellissimi, ma è con il ritiro dell'auto che comincia davvero il VIAGGIO.
Prima di tutto un consiglio pratico, per chi come me fosse fissato con la musica: per sentire gli mp3 che avete sul vostro smartphone basta collegarsi al bluetooth dell'auto o portarsi un cavo AUX, la prima modalità non è presente su tutte le auto a noleggio, ma l'ingresso AUX ormai lo trovate in tutte, in alternativa potete portarvi una chiavetta usb. Molte auto a noleggio negli Stati Uniti hanno la radio satellitare Sirius XM, ci sono un sacco di stazioni, si sente anche nelle località più sperdute ed è l'ideale per scoprire qualche nuova canzone che rimarrà per sempre legata al vostro viaggio, tra le varie stazioni presenti vi consiglio the Pulse.

Ora passiamo al Big Sur, è una delle parti del viaggio che attendevo di più, una parte della California davvero splendida, da fare in macchina sulla strada costiera, è uno dei punti del viaggio in cui una macchina cabriolet sarebbe perfetta, con Oceano a destra e monti a sinistra, da fare con calma, fermandosi a fare decine di foto davanti a paesaggi che lasciano senza fiato. Il massimo è farlo con il sole, possibilmente nelle ore verso il tramonto, putroppo il sole è tutto tranne che scontato, la prima volta che vidi il Big Sur nel 1994 sembrava la Scozia, nebbia e nuvole che comunque mi avevano affascinato. Quest'anno direi che è andata meglio.

big sur
Nel Big Sur vi fermerete ogni 500 metri a fare foto

Fate quello che vi sentite, girate in macchina godendovi il panorama, fermatevi in una spiaggia come quella intitolata a Julia Pfeiffer in cui una cascata cade direttamente in spiaggia, oppure fate una pausa in qualche ristorante a bere qualcosa mentre vi godete l'incredibile panorama, non può mancare una pausa foto al Bixby Bridge, ricordatevi che per dormire al Big Sur dovrete muovervi molto tempo prima ed è piuttosto caro, per preservarlo il più possibile ci sono pochissime strutture e quelle presenti non sono di certo a buon mercato.

A questo punto torniamo indietro verso Monterey, sono circa le 5, facciamo una sosta a Carmel, piccolo paesino di miliardari, piuttosto bello per essere negli Stati Uniti, ma in Italia siamo decisamente abituati meglio.

La meta che vogliamo raggiungere è la 17-mile drive (foto all'inizio del post), ne abbiamo letto meraviglie e infatti non deluderà, si tratta di una strada privata con un pedaggio di 10$ (zona di super ricchi, ovviamente), attraverserete campi da golf, vedrete cerbiatti ovunque, spiagge stupende e case davvero da sogno, invidierete ogni proprietario perchè queste persone vivono davvero in paradiso, in una delle pause fotografiche abbiamo anche visto una balena uscire dall'acqua, insomma un paesaggio così bello che lascia davvero senza fiato, non perdetevi questa strada per nulla al mondo.

Una spiaggia della 17 mile drive, cercate di farla al tramonto!
Verso sera arriviamo a Monterey, città cara a poeti e scrittori, passeremo la notte al Best Western Victorian Inn un hotel di buon livello, camera molto spaziosa, peccato per la sala colazioni piuttosto piccola e scomoda. Dopo cena facciamo una passeggiata nel Cannery Row tanto caro a Steinbeck, ormai trasformato in una via ultra turistica. A Monterey molti consigliano di camminare lungo la Ocean View, noi non ci siamo riusciti, ma se avete tempo...


Mangiare

Pranzo pausa a Santa Cruz, città dei surfisti, sede della O'Neill, ci siamo buttati in spiaggia prendendo un hot dog nel luna park che c'è subito dietro, in cui si trovano chioschi per tutti i gusti,

Per la cena scegliamo Hula Island grill, ristorante Hawaiano di Monterey, molto bello all'interno, personale gentilissimo, cibo molto buono, ma attenti a quello che prendete perchè sono piatti piuttosto speziati per i nostri gusti.


Musica

Due canzoni perfette mentre si viaggia sulla Pacific Coast Highway: Forever Young di Youth Group, cover di una famosa canzone anni '80 degli Alphaville e The Best is Yet To Come degli Hinder.

Per le ore vicino al tramonto assolutamente God&Satan dei Biffy Clyro.


Nel prossimo post arriveremo a Yosemite.



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domenica 29 maggio 2016

West Coast: San Francisco - giorno 2

downtown san francisco

Per il secondo giorno abbiamo intenzione di fare qualcosa di diverso, ma di cui ci hanno parlato benissimo: il giro in bici da San Francisco a Sausalito passando per il Golden Gate.

Ci sono vari noleggi lungo il molo, noi abbiamo scelto Blazing Saddles che ha un punto di ritiro in pieno centro, normalmente in tour consiste in circa 4 ore in sella (di una mountain bike) per arrivare a Sausalito, il percorso non è particolarmente impegnativo, a patto di seguire l'itinerario consigliato e così evitare alcune salite degne del Giro d'Italia, per il ritorno non preoccupatevi, c'è un comodissimo traghetto che da Sausalito torna al molo di SF. Vedrete con calma molte zone della città, l'attraversamento del Golden Gate è particolarmente bello, il tempo può variare dal sole, alle nuvole o alla nebbia (un classico intorno al ponte) la mattina in cui l'abbiamo affrontato noi era piuttosto nuvolo come potete vedere dalla foto sottostante.

golden gate
Il sole a San Francisco non è così scontato, nonostante sia in California


Arrivati dall'altra parte del ponte vi aspetta la discesa verso Sausalito, ma non rilassatevi troppo, c'e' ancora una salita da affrontare prima di arrivare nella piccola cittadina di Sausalito, ci sono stato poco ma l'ho trovata davvero bella, rilassante, non è un caso che sia una zona abitata da una popolazione MOLTO benestante.
Mentre aspettate il traghetto più comodo per i vostri programmi ci sono vari ristoranti per fare una buona pausa pranzo, noi abbiamo scelto Napa Valley Burger Company un ottimo ristorante di classici piatti americani, ovviamente hamburger su tutto, ve lo consiglio.
Se ve lo state chiedendo la risposta è no, ad Alcatraz non siamo stati, bisogna prenotare prima, porta via un sacco di tempo e non mi entusiasma l'idea di visitare un ex carcere, però l'abbiamo visto dal traghetto al ritorno, per me è bastato.

Questo è tutto ciò che posso dirvi su Alcatraz

Arriviamo a riconsegnare le bici verso le 15, un'esperienza davvero bella con un solo difetto, come molte cose in questa città, il costo: 90$ in due per noleggio e traghetto.

Sfruttiamo il resto del pomeriggio per fare shopping di prodotti locali, tipo le magliette di Golden State o dei 49ers, troviamo anche il tempo per visitare la Grace Cathedral una cattedrale non certo ai livelli delle nostre europee, ma al cui interno si trova una particolarissima pala da altare di Keith Haring.


La pala di Keith Haring

Per l'ultima cena scegliamo un buon ristorante  Akiko's Sushi, abituati ai cino/giapponesi di Milano qui siamo a tutt'altri livelli, i cuochi sono davvero giapponesi e i piatti sono preparati con una cura estrema.

Le nostre due giornate a San Francisco si stanno ormai concludendo, domani ritireremo l'auto per iniziare la vera avventura on the road.
Che dire di San Francisco? Senza dubbi una delle città più belle al mondo, molto raffinata e europea, profondamente diversa dalla maggior parte delle città americane, città alternativa da sempre, con la più grande comunità gay al mondo, meriterebbe almeno una settimana in esclusiva, il giusto compromesso è forse 3 giorni, comunque una città assolutamente da vedere e vivere, non la dimeticherete.

Musica

Ci sono canzoni famosissime, sentite mille volte, ma che sentite nel posto in cui sono state composte prendono un sapore completamente diverso, è il caso di San Francisco di Scott McKenzie, uno degli inni della Beat generation
"If you're going to San Francisco, be sure to wear some flowers in your hair"

Ascoltate anche qualcosa dei Train mentre siete qui, un altro gruppo locale molto famoso e molto più contemporaneo, in particolare quella che a mio parere è la loro miglior canzone Drops of jupiter

Per ora è tutto, prepariamoci al grandioso Big Sur.

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sabato 28 maggio 2016

West Coast: San Francisco - giorno 1

golden gate da lands end

Finalmente partiamo, essendo il primo post "vero" vi devo anticipare quello che adoro fare in qualsiasi viaggio, che sia un weekend in una capitale europea o una settimana in Messico:
  • vedere il più possibile a costo di arrivare alla sera stremati, possibilmente camminando 
  • mangiare, per me è parte fondamentale del viaggio, prima di partire ho sempre una lista di ristoranti da provare e a meno di casi eccezionali: mi rifiuto di mangiare italiano all'estero
  • ogni viaggio che si rispetti deve avere una colonna sonora dedicata
  • non amo le cose troppe turistiche, per fare un esempio non mi vedrete mai a New York a fare una foto davanti all'Apple Store
Vi giuro che ho finito con i preamboli, atterriamo al SFO (San Francisco Internation Airport).
Se come me avete evitato di noleggiare l'auto a SF per arrivare in città c'e' il comodissimo Bart (qui tutte le info), una treno urbano che in 40 minuti vi porta in centro.

Hotel o appartamento?

San Francisco è una delle città più care del mondo, trovare un hotel o un appartamento in zone centrali ha un costo piuttosto elevato, vi consiglio comunque di dormire in zone ben servite e sicure la sera, per me le migliori sono Embarcadero e la zona di Union Square, ci sono altre zone più turistiche ma con prezzi davvero altissimi (Fisherman Wharf's su tutte).
Come Hotel (restando solo 3 notti non valeva la pena cercare un appartamento su AirBnb) ho scelto l'Orchard Garden Hotel vicino a Chinatown, 4 stelle tirate, letti comodossimi, personale freddino, ma si è rivelato una scelta ottima, sopratutto come posizione (poco meno di 600 Euro per tre notti, direi piuttosto caro)
Siamo arrivati verso le 20 quindi prima di andare a letto (esausti) abbiamo subito sperimentato qualcosa della cucina multietnica di San Francisco, premetto che sono amante della cucina giapponese e in California ci sono ristoranti di livello altissimo per tutte le tasche, abbiamo provato dei Ramen davvero strepitosi da Ramen Undergroud.
I ramen sono un classico piatto giapponese, tagliatelle di frumento servite in un brodo (delizioso) accompagnati da vari ingredienti a scelta che vanno dal maiale, alle uova o i funghi a seconda dei gusti, sono sempre presenti nei cartoni animati giapponesi, provateli non ve ne pentirete.

Giorno 1 

Il dormire con 9 ore di fuso è sempre un'attività complessa, alle 7 siamo già operativi pronti per visitare Frisco. Come prima cosa visitiamo i dintorni del nostro hotel, da Union Square a Chinatown, camminando senza una meta precisa, solo per ambientarsi in questa città meravigliosa, una colazione veloce da Starbucks (non lo amo particolarmente ma per una colazione rapida è perfetto). Il prossimo passo consiste nel fare un abbonamento MUNI ai mezzi pubblici per 3 giorni, che garantisce anche viaggi sui mitici Cable Car (il biglietto singolo costerebbe 7$).

La prima tappa sarà il Golden Gate Park con cui si arriva comodamente in autobus, è il più grande parco cittadino degli Stati Uniti (più grande di Central Park), in un'area c'è addirittura un recinto di Bisonti, ci sono molte cose interessanti da vedere, a secondo del tempo che avete, su tutti il conservatorio dei fiori e il giardino giapponese, noi abbiamo scelto il secondo e devo dire che è davvero particolare da visitare, sembra di essere a Kyoto.

giardino giapponese san francisco
Vi giuro che è San Francisco

Usciti dal giardino giapponese passeggiamo ancora per il parco e con un tram arriviamo ad Ocean Beach, una bella spiaggia, molto grande in cui si fa di tutto: surf, corsa, si cercano monete con il metal detector, oppure ci si sdraia a fare nullla come abbiamo fatto noi.

Da qui salendo a CliffHouse (un bel ristorante panoramico in cui non ci siamo fermati) parte una meravigliosa passeggiata (Lands end) in mezzo alla natura a picco sul mare che porta fino a vedere il mastodontico Golden Gate (foto in testa al post). Ci vuole circa un'ora a completarlo, ma ne vale la pena, offre scorci davvero indimenticabili.

Usciti dal parco ci dirigiamo con i mezzi pubblici verso Marina District per pranzare in uno dei ristoranti che mi ero segnato prima di partire (sono malato lo so, ho anche una splendida Mappa su Google, se la volete posso condividerla, scrivete alla mail del blog che trovate in alto a sinistra)
Il ristorante si chiama Pacific Catch, fanno una cucina fusion, orientale, hawaiana, ma in sintesi si mangia da Dio, penso sia stato il miglior pranzo in 15 giorni negli Stati Uniti, prezzi onesti (ce la siamo cavata con 50 $ in due)

E' ora di dirigersi verso la zona più turistica di San Francisco, quella di Fisherman's Wharf, per me troppo turistica, troppo incasinata, troppo finta, troppo tutto, salvo solo i leoni marini, ma sono sempre meno, si saranno stancati anche loro dei turisti.
E' un Pier storico, ora pieno di negozi di cianfrusaglie di vario tipo, ristoranti turistici, una sorta di piccolo mall in riva al mare.

leoni marini
Anche i leoni marini sono stanchi di Fisherman's Wharf

A questo punto siamo davvero stanchi, camminiamo ancora un pò e decidiamo di tornare in albergo con un cable car, vi consiglio di evitare di prenderli ai capolinea, è bello vedere come fanno a fargli cambiare direzione ma dovrete fare file piuttosto lunghe, vi conviene aspettarli qaulche fermata dopo e riuscirete a salire con più facilità, esperienza non indimenticabile ma carina, sono più belli da veder passare.


vista san francisco
Questa città regala scorci stupendi
Per la cena, viste le pochissime energie rimaste abbiamo cenato in locale vicino all'albergo, ristorante americano senza infamia e senza lode, hamburger e patatine e a letto alle 22.

Musica

Per questa prima giornata con il sole (non è mai scontato a San Francisco) due canzoni di gruppi "locali":



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venerdì 27 maggio 2016

West Coast: l'organizzazione


valledellamorteauto
Organizzare un viaggio negli Stati Uniti è piuttosto semplice, ma ci sono delle cose obbligatorie da fare sempre, qualsiasi sia la destinazione in US, con alcune specifiche per la West Coast.

Partiamo da qualcosa di poco piacevole: prima di partire fate sempre un'assicurazione spese mediche, ripeto SEMPRE, e con massimali più alti possibile, la sanità americana è esclusivamente privata e a prezzi folli, se vi succede qualcosa e siete senza assicurazione, oltre a rovinarvi la vacanza rischiate di avere strascichi economici pesanti.

Prenotazione volo

I prezzi variano ovviamente a seconda del periodo, visto che difficilmente si riesce ad andare in ferie per 2/3 settimane durante l'anno (sulla durata torniamo poi), i mesi più gettonati sono quelli estivi, se non prenotate con largo anticipo per Agosto difficilmente troverete voli sotto le 800 Euro A/R per persona (con uno scalo), trovando buone offerta in anticipo si può invece trovare anche a 500Euro. Io uso sempre comparatori e principalmente Kayak

ESTA e passaporto

Il passaporto, dal 1° aprile 2016, per viaggiare con Visa Waiver Program deve essere necessariamente elettronico con microchip (info polizia di stato).
Se avete passaporto elettronico, volo e albergo per la prima notte potete entrare nella procedura ESTA, compilate il modulo che trovate sul sito ufficiale ESTA (google è pieno di siti civetta che vi chiedono commissioni folli, evitateli) pagate 14$ e aspettate la mail di conferma.

Noleggio auto

Ovviamente il tipo di auto dipende da quanti sarete in viaggio, se siete in due potreste avere la tentazione di prendere un cabriolet, ve lo sconsiglio (tenete l'opzione per un eventuale viaggio in Florida), in estate in certe zone ci sono temperature altissime, dovrete fare moltissimi chilometri, è fondamentale avere una macchina spaziosa e comoda.
Vi servirà una patente, io sono sempre andato con la patente italiana, mai fatta l'internazionale, e una carta di credito.
Anche qui controllate bene l'assicurazione, dovete avere una CDW (o LDW), meglio prenderla senza franchigie, non rischierete sorprese in caso di danni e non vi bloccheranno centinaia di dollari sulla carta, io l'anno scorso ho fatto un danno di una certa entità, senza l'azzeramento delle franchigie avrei dovuto pagare almeno 500$.
Le compagnie di noleggio più famose sono: Hertz e Avis (le migliori ma carissime), Budget, Alamo, Dollar, National, usate un comparatore come RentalCars e cercate quella che offre più cose al prezzo migliore.

Un'ultima cosa sul dove arrivare e dove partire: atterrare e ripartire dalla stessa città di solito costa meno in termini di biglietto aereo, ma se avete poco tempo rischiate di perdere tempo per tornare alla città da cui siete partiti, io lo scorso anno ho preferito arrivare a San Francisco e ripartire da Los Angeles, in questi casi controllate se il noleggiatore dell'auto include o meno il drop-off  (consegna in una città diversa da quella del ritiro) può arrivare a costare anche 200$.

Usare San Francisco come città di arrivo/partenza o entrambe ha un grosso vantaggio: si può evitare di noleggiare l'auto nei giorni di permanenza nella citta, i motivi sono principalmente due, l'auto per muoversi in città non serve a nulla, parcheggiare a San Francisco può arrivare a costare anche 40$ al giorno, pensateci.

Soldi 

Io porto sempre 200$ in contanti per i primi giorni, poi prelevo sempre con Bamcomat (Maestro) o carta credito, ricordatevi di dare sempre le mance, non fate gli italiani.

Direi che la parte noiosa è finita, ora si può cominciare il viaggio...
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giovedì 26 maggio 2016

West Coast: intro

westcoast

Il mio primo post non poteva che essere per quello che per me è IL VIAGGIO per eccellenza: la West Coast degli Stati Uniti.
I motivi del mio amore per questa zona del mondo sono vari:
  • è stato il mio primo viaggio fuori dall'Italia, ci andai per la prima volta con mio fratello nel 1994, subito dopo la maturità.
  • Non sono mai riuscito a tornarci per 22 anni, a 18 anni immaginavo decine di viaggi in California, ma poi difficilmente la vita va come si sogna a quell'età
  • Sono cresciuto leggendo autori californiani, ascoltando musica californiana e guadando film ambientati in California
  • crescendo il mito degli Stati Uniti mi è sceso molto, ma è innegabile che l'ovest degli Stati Uniti rimane uno dei posti più incredibili del mondo, non fosse per le città, per i meravigliosi paesaggi naturali che vedrete
Non voglio tediarvi ulteriormente con questa introduzione, nel prossimo post vi voglio dare qualche dritta per organizzare al meglio il viaggio.