domenica 26 giugno 2016

West Coast: Grand Canyon

grand canyon tramonto

Una visita al Grand Canyon dovrebbe essere inserita da chiunque nei "10 posti da vedere nella vita", la prima volta lo vidi nel 1994 e nonostante avessi solo 18 anni e interesse per la natura pari allo 0, rimasi sconvolto da tanta bellezza. Tornandoci dopo più di vent'anni ero curioso di vedere che effetto mi avrebbe fatto.
Non so per quale motivo, probabilmente perchè la parte sud è in Arizona, me lo immaginavo in un paesaggio spoglio, con 4 cactus e qualche arbusto rotolante, nella realtà arriverete attraversando boschi di pini in cui si incontrano sempre cerbiatti, un paesaggio praticamente montano, nessuna foto o video può rendere onore a quello che vedrete di colpo, il bosco finisce e appare il canyon, a me per due volte ha fatto lo stesso effetto: pelle d'oca e bocca spalancata e non lo dico esagerando, nulla al mondo mi ha dato la stessa sensazione.
Contemplatelo, passeggiando sul South rim (bordo sud) troverete vari punti di osservazione in cui godersi lo spettacolo, se potete dormite in uno dei resort al Grand Canyon Village, sono piuttosto cari e quasi sempre esauriti, specialmente ad Agosto (li gestisce tutti Xanterra, non li trovate su booking o simili). Io avevo intenzione di vedere il Canyon e poi pernottare in qualche albergo verso Page, fortunatamente una cena fortuita con un amico che c'era stato da poco mi ha evitato questo errore (perchè di errore si sarebbe trattato), mi disse testualmente "Dormi dentro al Canyon e vedrai che non te lo dimentichi più", tornato a casa alle 23, il giorno stesso, sono entrato sul sito di xanterra e ho prenotato l'unico posto rimasto al Maswik Lodge, hotel molto semplice nel bosco, se volete prenotare meraviglie sul Rim come El Tovar, prenotate mesi prima e accantonate un buon budget.
Il consiglio è ovviamente di starci almeno due notti, più che altro per avere una giornata piena da dedicare al leggendario Bright Angel Trail un sentiero che scende all'interno del canyon, la discesa è impegnativa, ma la salita per tornare molto di più, quindi partite presto per evitare le ore più calde e con buone scorte d'acqua.
Ma sono due le cose che più ho apprezzato del dormire all'interno:


  • Ad una certa ora chi è di passaggio esce dal parco, pochi stanno fino al tramonto, con comodi pulmini potete arrivare ad Hopi Point per godervi il tramonto in religioso silenzio sedendovi su qualche roccia a picco sul canyon
Tramonto a Hopi Point


  • uscire a cena la sera, mi avevano premesso che un cielo stellato come al Grand Canyon (inquinamento luminoso praticamente assente) è difficile da rivedere, quando sono stato io c'era luna piena, stelle non ne ho viste, ma il canyon era illuminato dalla luna, mi vengono i brividi a ripensarci, incredibile. E' sempre molto probabile incontrare qualche cerbiatto durante queste passeggiate serali/notturne
Fare belle foto qui è fin troppo facile
Noi ci siamo stati solo una notte, al mattino con calma siamo usciti dal parco destinazione Page, continuando a fare foto, perchè il Grand Canyon cambia continuamente, a secondo della luce, delle stagioni, se siete amanti della natura non potrete che innamorarvi di questo luogo.



Mangiare

La giornata è stata una delle più fortunate dell'intero viaggio dal punto di vista del cibo, a pranzo ci siamo fermati in un ristorante sulla Route 66 che sembrava uscito da un film dei Coen, testa di cervo appesa al muro, cameriera con sorriso 32 denti, una torta di fragole da sogno, il posto si trova a Seligman e si chiama Westside Lilo's Cafe ed è davvero imperdibile.

La sera nel Grand Canyon abbiamo mangiato all'Arizona Room, a pochi metri dal Rim, vi consiglio le costine BBQ, davvero perfette, non vi consiglio invece il bisonte, buono ma non vale il costo.

Musica

Due canzoni da godersi al tramonto, una praticamente contemporanea e una del passato che qui è perfetta.

La prima è tratta da "Into The Wild", uno dei miei film preferiti dell'ultimo decennio (se non l'avete mai visto FATELO) , la canzone è di Eddie Vedder, si chiama Society, ed è un capolavoro.

La seconda canzone è un classico, adattissima al luogo, a partire dal titolo "Sound of Silence" di Simon&Garfunkel

Se sono riuscito a trasmettervi almeno un decimo di quello che mi ha dato il Grand Canyon, posso ritenermi soddisfatto.

lunedì 20 giugno 2016

West Coast: Las Vegas


Mi hanno sempre detto tutti: arriva a Las Vegas di notte, vedi questa palla di luce dal deserto sempre più vicina e poi ti esplode davanti.
Probabilmente hanno ragione, ma io volevo andare in piscina, evitare di pagare per un late check out e per la seconda volta ci sono arrivato in pieno giorno, in effetti con la luce naturale fa uno strano effetto, vedi ancora di più quanto è finta, tipo quando si vede una discoteca di giorno, perde ogni magia.
Las Vegas è da vivere di notte, di giorno fatevi un favore, viste anche le temperature, e state in piscina o in qualche outlet.

Cercate di arrivare durante la settimana, a partire dal Venerdì i prezzi delle camera si alzano vertiginosamente, noi abbiamo voluto esagerare e abbiamo preso una suite al The Palazzo, ne ho visti molti e come qualità/prezzo/posizione mi è sembrato il migliore, ci sono nuovi alberghi come l'Aria che sono diversi dalla Las Vegas classica, molto eleganti e di design, ma io volevo un po di kitsch, i migliori a livello di lusso sono l'Encore il Wynn, se proprio volete fare gli arabi.
Comunque al prezzo di 130 Euro a notte (per l'intera camera) abbiamo avuto una suite di quasi 70Mq con 3 televisori (anche in bagno) marmi ovunque, letto di dimensioni bibliche, la possibilità di utilizzare le piscina del vicino The Venetian, insomma qualcosa di davvero incredibile, a questi prezzi in Italia dormi in due stelle a Loano.


La prima sera rimarrete stupiti, è illuminata praticamente a giorno, tutto ciò che di giorno sembrava brutto diventa una meraviglia, una sorta di Disneyland per adulti, per la Strip (la strada con tutti i più famosi casinò) troverete personaggi di ogni tipo, non perdetevi le fontane del Bellagio, cercate di entrare in più hall e casinò possibili, sono uno spettacolo nello spettacolo.
Le "umili" fontane del Bellagio

Passateci almeno due notti (più che altro per riposarvi in piscina), ma non di più, una terza notte giusto se siete giocatori professionisti di poker.


Qualche raccomandazione:

  • al check in proveranno vari upgrade, valutateli, potreste fare un affare
  • c'e' una fee fissa (in tutti gli hotel casinò) di circa 30$ per servizi vari: WI FI, piscina ecc.
  • Non toccate nulla del frigo bar e degli snack, sono alberghi da 5000 stanze, non c'è l'omino che controlla, è tutto computerizzato, se alzate una bottiglia ve la troverete nel conto
  • la posizione dell'albergo è importante per evitare l'uso dell'auto e non camminare troppi chilometri
  • Cambiate comunque 100$ e giocateli alla roulette, a black jack o a craps, è divertente
  • Per andare a fare shopping ci sono due grandi Outlet, uno a nord e uno a sud, andate in quello più comodo rispetto a voi, hanno praticamente gli stessi negozi

Mangiare

Come potete facilmente immaginare a Las Vegas c'è di tutto, da Mc Donald's a vari chef stellati, ogni albergo ha varie categorie di ristorante a prezzi non proprio economici, in alternativa potete mangiare fuori dall'albergo in vari ristoranti, noi abbiamo seguito questa strada e abbiamo affidato le colazioni all'immancabile Starbucks, la prima cena l'abbiamo fatta da Yard House, un bel locale, con ottima birra e menù altrettanto buono, prezzi onestissimi, per la seconda ci siamo affidati a un buon giapponese (in Us è sempre una scelta valida per rompere la monotonia carne/patatine) RA Sushi Bar Restaurant, menù non banale, locale molto bello e anche qui prezzi ottimi per la qualità del cibo.

Musica

A Las Vegas dovete obbligatoriamente ascoltare i The Killers, che è un gruppo originario proprio di qui, rimango sempre stupito a pensare alla gente che vive in una gabbia di matti simile (il tennista Andre Agassi su tutti), hanno fatto diversi capolavori ma la mia preferita è "A dustland fairytale"

Come seconda canzone vi direi "Long as i can see the light" dei CCR, per quando ve ne andrete dalla città, con meno soldi in tasca e un pò di malinconia a lasciare un posto comunque unico al mondo.



giovedì 16 giugno 2016

West Coast: Death Valley

zabriskie

Lasciata Lone Pine, si parte per uno dei luoghi più estremi del pianeta: la Death Valley.
E' una depressione al cui centro si trova il punto più basso del Nord America (Badwater), ci sono temperature folli, i 50° Celsius sono quasi uno standard d'estate, il paesaggio è praticamente lunare, descritta così non attirerebbe nemmeno un pazzo e invece è uno dei posti più incredibili che abbia visitato, da mettere nelle cose "da vedere almeno una volta nella vita".

Giusto qualche avvertimento: fate benzina molto prima di raggiungerla, il carburante nelle vicinanze costa una follia, portatevi una scorta d'acqua abbondante e un cappello, anche qualche centinaio di metri nella valle della morte sotto il sole possono mettervi a dura prova.

Il primo punto da vedere arrivando dalla California è Mesquite Flat Sand Dunes vere e proprie dune di sabbia più da Sahara che da Nord America, scendendo dall'auto avrete il primo assaggio della temperatura, il giorno in cui si siamo stati noi erano 113° Farheneit, corrispondenti a 45° Celsius, una sensazione quasi da sauna, le dune sono interessanti ma nulla di indimenticabile.
Mesquite Flat Sand Dunes
Mesquite Flat Sand Dunes, avei voluto avvicinarmi di più, ma la temperatura mi ha fatto subito cambiare idea
Lasciando le dune si guida fino allo svincolo per Badwater, ogni tanto, specialmente nei punti in salita, troverete dei cartelli che invitano a spegnere il condizionatore dell'auto per evitare di far raggiungere al motore temperature da rottura, io me ne sono fregato, ma vi ho avvertito.
Svoltando a destra su uno sterrato si raggiunge Devils Golf Course, un'enorme distesa di roccia, sale, in sintesi un paesaggio marziano.
devils golf course
Più che un campo da golf, sembra un campo arato
Proseguendo si arriva in uno dei punti più famosi della Death Valley, Badwater, è una distesa di sale a -86 metri sul livello del mare, ci si può camminare sopra per qualche centinaio di metri, altro paesaggio lunare da non perdere.

a -86 metri sul livello del mare non si sta benissimo
Tornando indietro verso la strada principale, non perdetevi l'artist's drive, una strada da fare in auto in cui si attraversa un piccolo canyon di vari colori, che ricordano la tavolozza di un pittore, assolutamente da non perdere.
Dopo una breve pausa pranzo a Furnace Creek (uno dei pochi punti con tracce di "civiltà" nell'intera valle, non è luogo da "gourmet") ci dirigiamo in quello che forse è il punto più famoso della Death Valley: Zabriskie Point.
Reso noto dal film omonimo di Antonioni è un paesaggio davvero alieno (foto in apertura del post), non penso ci sia niente di simile sulla terra, si trova in salita rispetto al punto in cui lascerete l'auto, ma la fatica (nella valle della morte ogni passo è faticoso, in salita di più) verrà ripagata dalla vista.

Noi a questo punto siamo usciti dalla valle, destinazione Las Vegas, saltando, purtroppo, Dante's View, se decidete di dormire in uno degli alberghi della valle della morte non perdetevelo al tramonto o all'alba.

Musica

Qui non ci sono dubbi, non vi consiglio qualche canzone ma un intero album: Takk degli islandesi Sigur Ros, è perfetto per i paesaggi che vedrete, sopratutto quando comincerà Hoppipolla non potrete che emozionarvi. Fidatevi.

Il cruscotto dell'auto come prova: copertina di Takk  e temperatura folle in alto...

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sabato 4 giugno 2016

West Coast: Yosemite


La strada che porta da Monterey a Mariposa (poco fuori Yosemite) non regala panorami particolari, ma se avete tempo fermatevi a Casa De Fruta a Hollister, posto in cui troverete frutta di ogni tipo: fresca, disidratata, con cioccolato, mai visto nulla di simile.

Fin dall'inizio abbiamo deciso di saltare il Sequoia Park, troppo fuori strada rispetto al tragitto che avevo in mente e ci sono belle sequoie anche a Yosemite, se però fate questo viaggio nei periodi in cui il Tioga Pass è chiuso (da Novembre a Maggio) il Sequoia Park diventa tappa obbligata.

Abbiamo deciso di alloggiare fuori da Yosemite, perchè lo vedremo "passando" con l'auto, è sicuramente un luogo che merita più giorni, ma dipende quanto tempo avete da passare negli Stati Uniti, se avete 3 settimane allora fermatevi all'interno per almeno 2 notti.

L'albergo scelto a Mariposa merita una menzione particolare, scegliendolo ero rimasto colpito dal voto su Booking.com (ad Agosto aveva voto 10!) e dalle foto, si chiama  Highland House è una casa in mezzo al bosco da raggiungere con una breve strada sterrata, all'arrivo ho trovato una busta attaccata alla porta con il mio nome, ci dava il benvenuto e ci esortava a prendere tutto quello che volevamo dalla dispensa e dal frigorifero, perchè l'albergo è una grande casa americana, con solo tre camere al piano superiore mentre al piano terra troverete camino, soggiorno, bilardo e cucina in cui la proprietaria alla mattina arriva a preparare la colazione, con uova, bacon e torte, vi siederete al grande tavolo da pranzo con gli altri ospiti (nel nostro caso una coppia di Miami e due ragazze irlandesi) con cui potrete socializzare, un'esperienza davvero da ricordare,
L'Highland House, se siete fortunati potrete vedere qualche animale del parco (foto da Booking.com)
Il tempo di lasciare le valigie e ci dirigiamo subito verso l'ingresso del parco di Yosemite, se avete intenzioni di vedere almeno 4 parchi, come noi, chiedete al ranger il pass annuale, costa 80$ e vi da diritto ad entrare praticamente in ogni parco (esclusi i parchi Navajo Monument Valley e Antelope), l'ingresso ad ogni parco è sui 20/30$, il calcolo è presto fatto.
La prima tappa doveva essere la foresta di sequoie di Mariposa Grove, purtroppo non mi ero informato e ho scoperto solo all'ingresso che il sito è chiuso per lavori fino alla primavera del 2017. A questo punto cambio di itinerario e si procede subito verso Glacier point, il punto panoramico più famoso dell'intero parco, ci si arriva in macchina e una volta arrivati in cima rimarrete a bocca spalancata.

glacier point
L'incredibile vista sull'Half Dome che si gode da Glacier Point
Tornado verso l'albergo ci fermiamo in un altro punto panoramico molto famoso: Tunnel View (foto in testa al post) in cui si vede El Capitan (a sinistra), una delle montagne più famose degli Stati Uniti, Half Dome al centro e nella stagione giusta (non in agosto) una cascata a destra, un paesaggio davvero unico.

Il mattino seguente possiamo finalmente vedere le sequoie in un'altra zona del parco Tuolumne Grove, non sono tra le più alte ma vi assicuro che nessuna foto può rendere giustizia a un albero di questo tipo, ci si sente davvero minuscoli, dimensioni completamente fuori scala, mai visto un albero con dimensioni nemmeno comparabili.

Proseguiamo verso Olmsted Point, altro punto panoramico famosissimo, devo dire che Yosemite ha paesaggi più vicini a quelli che abbiamo ad esempio sulle Alpi, ma lascia comunque spiazzati per l'immensità degli spazi.

Olmsted point, ennesima meraviglia di questo parco
Proseguendo verso il Tioga Pass, si trovano altri due punti ottimi per rilassarsi, il lago Tenaya e Tuolumne Meadows un paesaggio da cartolina in cui camminare e con la possibilità di mangiare qualcosa.

La strada che arriva al Tioga pass a 3000 metri regala paesaggi meravigliosi, godetevela con calma, porta fuori dal parco verso la Death Valley e il Nevada, il parco di Yosemite meriterebbe almeno due giorni pieni per camminare, godersi tutto con molta più calma, se avete tempo usatelo, non ve ne pentirete.

Siamo ormai al tramonto, ci fermiamo a dormire a Lone Pine, un classico posto di frontiera, una strada, qualche motel e una decina di ristoranti, dormiamo al Comfort Inn, un buon motel con piscina. Il paesaggio è decisamente cambiato, è molto più simile a quello che abbiamo tutti in mente in un viaggio On The Road, strade in cui non incontri nessun'auto per mezz'ora, la Death Valley è vicina, ma ci penseremo domani.

Mangiare

Nelle zone più isolate e senza grandi città la scelta è limitata, difficile trovare qualcosa di diverso da bistecche, hamburger e insalate, certo gli americani non sono famosi per la cultura gastronomica.
A Mariposa abbiamo mangiato sia a pranzo che a cena al Charles Street Dinner, buon ristorante, molto carino anche all'interno, prezzi la sera forse eccessivi, mi ricorderò sempre la proprietaria che mi consiglia fiera delle Fettuccine Alfredo (porcheria secondo loro tipica italiana) con petto di pollo, che ho gentilmente rifiutato.
A Lone Pine ci fermiamo invece al The Grill per mangiare un hamburger appena sufficiente.

Musica

Quando sarete a Glacier Point, sedetevi, mettetevi delle cuffie e fate partire Holocene di Bon Iver, potreste arrivare a commuovermi sentendo questa canzone splendida e guardando la grandiosità del paesaggio.

Poi, mentre giravo per le strade del parco nelle ore vicine al tramonto, alla radio (The Pulse, ne ho parlato qualche post fa) è partita If not now, when? degli Incubus ed era perfetta, non avrebbe potuto partire canzone migliore per l'atmosfera che c'era in quel momento.

Prima di chiudere vi allego il tragitto che ho seguito dentro al parco.



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mercoledì 1 giugno 2016

West Coast: Monterey e il Big Sur

17mile

I giorni a San Francisco sono stati bellissimi, ma è con il ritiro dell'auto che comincia davvero il VIAGGIO.
Prima di tutto un consiglio pratico, per chi come me fosse fissato con la musica: per sentire gli mp3 che avete sul vostro smartphone basta collegarsi al bluetooth dell'auto o portarsi un cavo AUX, la prima modalità non è presente su tutte le auto a noleggio, ma l'ingresso AUX ormai lo trovate in tutte, in alternativa potete portarvi una chiavetta usb. Molte auto a noleggio negli Stati Uniti hanno la radio satellitare Sirius XM, ci sono un sacco di stazioni, si sente anche nelle località più sperdute ed è l'ideale per scoprire qualche nuova canzone che rimarrà per sempre legata al vostro viaggio, tra le varie stazioni presenti vi consiglio the Pulse.

Ora passiamo al Big Sur, è una delle parti del viaggio che attendevo di più, una parte della California davvero splendida, da fare in macchina sulla strada costiera, è uno dei punti del viaggio in cui una macchina cabriolet sarebbe perfetta, con Oceano a destra e monti a sinistra, da fare con calma, fermandosi a fare decine di foto davanti a paesaggi che lasciano senza fiato. Il massimo è farlo con il sole, possibilmente nelle ore verso il tramonto, putroppo il sole è tutto tranne che scontato, la prima volta che vidi il Big Sur nel 1994 sembrava la Scozia, nebbia e nuvole che comunque mi avevano affascinato. Quest'anno direi che è andata meglio.

big sur
Nel Big Sur vi fermerete ogni 500 metri a fare foto

Fate quello che vi sentite, girate in macchina godendovi il panorama, fermatevi in una spiaggia come quella intitolata a Julia Pfeiffer in cui una cascata cade direttamente in spiaggia, oppure fate una pausa in qualche ristorante a bere qualcosa mentre vi godete l'incredibile panorama, non può mancare una pausa foto al Bixby Bridge, ricordatevi che per dormire al Big Sur dovrete muovervi molto tempo prima ed è piuttosto caro, per preservarlo il più possibile ci sono pochissime strutture e quelle presenti non sono di certo a buon mercato.

A questo punto torniamo indietro verso Monterey, sono circa le 5, facciamo una sosta a Carmel, piccolo paesino di miliardari, piuttosto bello per essere negli Stati Uniti, ma in Italia siamo decisamente abituati meglio.

La meta che vogliamo raggiungere è la 17-mile drive (foto all'inizio del post), ne abbiamo letto meraviglie e infatti non deluderà, si tratta di una strada privata con un pedaggio di 10$ (zona di super ricchi, ovviamente), attraverserete campi da golf, vedrete cerbiatti ovunque, spiagge stupende e case davvero da sogno, invidierete ogni proprietario perchè queste persone vivono davvero in paradiso, in una delle pause fotografiche abbiamo anche visto una balena uscire dall'acqua, insomma un paesaggio così bello che lascia davvero senza fiato, non perdetevi questa strada per nulla al mondo.

Una spiaggia della 17 mile drive, cercate di farla al tramonto!
Verso sera arriviamo a Monterey, città cara a poeti e scrittori, passeremo la notte al Best Western Victorian Inn un hotel di buon livello, camera molto spaziosa, peccato per la sala colazioni piuttosto piccola e scomoda. Dopo cena facciamo una passeggiata nel Cannery Row tanto caro a Steinbeck, ormai trasformato in una via ultra turistica. A Monterey molti consigliano di camminare lungo la Ocean View, noi non ci siamo riusciti, ma se avete tempo...


Mangiare

Pranzo pausa a Santa Cruz, città dei surfisti, sede della O'Neill, ci siamo buttati in spiaggia prendendo un hot dog nel luna park che c'è subito dietro, in cui si trovano chioschi per tutti i gusti,

Per la cena scegliamo Hula Island grill, ristorante Hawaiano di Monterey, molto bello all'interno, personale gentilissimo, cibo molto buono, ma attenti a quello che prendete perchè sono piatti piuttosto speziati per i nostri gusti.


Musica

Due canzoni perfette mentre si viaggia sulla Pacific Coast Highway: Forever Young di Youth Group, cover di una famosa canzone anni '80 degli Alphaville e The Best is Yet To Come degli Hinder.

Per le ore vicino al tramonto assolutamente God&Satan dei Biffy Clyro.


Nel prossimo post arriveremo a Yosemite.



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